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Un viaggio degustativo in Abruzzo con La Cascina del Colle

Al poeta Gabriele D'Annunzio, abruzzese doc, il quale amava appellarsi "duca minimo", sono dedicati due vini...

 

 

Trebbiano Ducaminimo:
è un bel bianco abruzzese con profumi di prati e campi, dal sapore asciutto e leggermente sapido con un delicato finale ammandorlato tra il vegetale e la frutta secca. È ottimo come aperitivo e perfetto con carni bianche come pollo e tacchino.

 

Montepulciano Ducaminimo:
vitigno abruzzese a bacca nera che molti confondono con la docg toscana "nobile di Montepulciano". È un vitigno diffuso anche nelle Marche e in Puglia ed è stato a lungo confuso con il toscano Sangiovese. Ha invece una propria identità di vino dal colore rosso rubino intenso, dal profumo vinoso, sapore asciutto, fruttato, giustamente tannico, di buon corpo e buona acidità e quindi adatto anche all'invecchiamento. Il Ducaminimo rosso è perfetto con un piatto di salumi e formaggi semmai tipici dell'abruzzo tipo il salame, le sopressate, il prosciutto di capra, i pecorini e i formaggi di capra.

 

Ad un membro della famiglia di viticultori della Cascina del Colle detto "Gabriele de la Canale", così chiamato perchè nato in Contrada Canale, è dedicato:

 

Pecorino La Canale
il pecorino coltivato prevalentemente nelle Marche, in Abruzzo e in Calabria è un vitigno a bacca bianca. Dà un vino con una buona personalità con profumi leggermente speziati, di frutta matura tropicale, buona acidità e con una chiusura di bocca leggermente amarognola. Adatto anche all'invecchiamento, è ottimo con piatti di pesce con condimenti importanti, tipo i brodetti di pesce abruzzesi/marchigiani.

 

Il vitigno re dell'Abruzzo è comunque il Montepulciano che troviamo magicamente espresso in:

 

Invasione Villamagna:
nasce dal forte legame dell'azienda con Villamagna. È un rosso rubino con unghia violacea. Al naso è floreale e fruttato con spiccati sentori di viola e note di ciliegia. In bocca è fruttato, moderatamente tannico e vellutato con un finale molto piacevole di liquerizia. È decisamente persistente. Si abbina felicemente con maccheroni o spaghetti alla chitarra con polpettine all'abruzzese.

 

Mammut:

prende il nome dal ritrovamento archeologico di una zanna di mammut nella seconda metà degli anni '60, nel punto dove poi è sorta l'attuale azienda "La Cascina del Colle". Da qui l'idea di un vino rappresentativo, possente e maestoso: di un colore rosso rubino bellissimo al naso è molto complesso, con note fruttate e floreali di frutti di bosco e di fiori secchi. Al gusto è ben equilibrato, decisamente tannico e di corpo con piacevoli note di cioccolato. È un vino non filtrato, perfetto con arrosticini e agnello alla brace.{product:205,206,93,221,91}