Il filo conduttore della degustazione è stato il dimostrare come famiglie con una grande tradizione enologica alle spalle e con un grande rispetto
per le tradizioni, per il terroir e per l'ambiente pedoclimatico siano passate piu' naturalmente al biologico (e oltre) e alla produzione di vino con un basso contenuto di solfiti.
Si è partiti con il bio-vegan charmat Ciu' Ciu' Altamarea Passerina Spumante abbinato perfettamente al polipo alla piastra con crema di fagiolini e patate croccanti.
Si è poi passati al sardo biologico Contini Mamaioa vermentino senza solfiti aggiunti a cui è stato affiancato il risotto mantecato al limone con gamberi di Mazara scottati. Nell'abbinamento è emersa la delicatezza e leggera acidità del
piatto ben bilanciata dalla possenza e sensazione pseudocalorica del vino.
Al trancio salmone selvaggio su vellutata di patate violette è stato abbinato il vino biologico Gini Soave classico (garganega 100%) elegante, fine, minerale, vegetale e assolutamente complesso e persistente con un finale leggermente ammandorlato anche dato dalla non malolattica e dall'affinamento sulle fecce per qualche mese. Questo vino e la sua chiusura di bocca ha ben bilanciato la succulenza, grassezza, aromaticità e tendenza dolce del pesce.
Infine il dolce ed intrigante Astoria Fashion victim moscato spumante ha accompagnato la chantilly con gel di lamponi glassata al cioccolato. La delicatezza e finezza del vino ben dosata da una primaria aromaticità ha accompagnato molto elegantemente questo dolce al cucchiaio che ha riscontrato molto successo tra i commensali.