Serata dedicata al vitigno autoctono Erbaluce di Caluso presentato in tre versioni: metodo classico, tranquillo e passito.
Si è iniziato con il Budino di carciofi con bufala e bresaola a cui si è accostato con un ottica di "bolla di benvenuto" il Metodo Classico San Giorgio 2013. Spumante di Erbaluce 36 mesi sui lieviti. Di bellissima beva con profumo e gusto di lime candito che lo rende fresco e fragrante pur nel suo corpo. Bellissima espressione del vitigno erbaluce valorizzando il terroir, il tipo di terreno morenico, la bella lavorazione di cantina nel rispetto di una selezione accurata di uve.
Poi è stato servito un magnifico Risotto roquefort e fragole a cui è stato affiancato il delicato Erbaluce di Caluso annata 2016, assaggiata in anteprima. Volevamo esaltare il favoloso piatto e far spiccare la freschezza del vino tranquillo erbaluce che si è accompagnato intimamente all'intrigante profumo e aroma della fragola che si amalgamava abbracciando quella del roquefort.
Al secondo di carne che è stato il succulento Stufato di Manzo alla paprika ed erbette accompagnato da un flan di patate al timo è stato messo l'autoctono Cieck neretto Canavese rosso.
Vino rosso poco alcolico con un tannino fresco e non invadente, con un finale decisamente minerale con note di radice di liquerizia e mentolo.
Ed infine il prodotto di punta della serata ovvero Alladium Erbaluce passito 2008. È un vino meravigliosamente complesso e persistente, elegantissimo nella sua immediatezza di beva. È un vino da meditazione da poter essere bevuto senza nessun tipo di accostamento che sembrerebbe comunque riduttivo e forzato. Si è voluto finire una bellissima cena esaltando questo vino e allieteando i commensali con una Cheeskake al cocco arricchita da cioccolato fondente e biscotto all'amaretto che si è resa molto interessante nel gioco delle sue consistenze e aromi e soprattutto nella sua leggerezza.
Serena Amaduzzi ha descritto la storia dei vini e guidato la degustazione tra un servizio e l'altro mentre il giovane chef Jacopo Levagnini ha spiegato i suoi piatti e l'intentenzione che ha messo nella riuscitissima degustazione.