×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 176

Piemonte in Villa

Nella bellissima location di Villa Beccadelli Grimaldi di Crespellano, Serena Amaduzzi e lo chef Michele Cocchi di Idea in Cucina, hanno presentato una cena degustativa piemontese con vini Michele Chiarlo.

 

Una volta fatti accomodare i commensali nel salone grande, Serena ha dato il benvenuto ed stato servito loro il primo vino, ovvero l'anteprima dell'annata 2014 il Roero Arneis Le madri a cui è stato accompagnato l'antipasto "uovo perfetto su crema di topinambur con aria di Parmigiano e tartufo". L'abbinamento si è dimostrato corretto, e la leggera aromaticità del piatto era esaltata dai freschi e puliti profumi dell'elegante se pur giovanissimo vino bianco.

 

Si è proseguiti con "gnocchi di polenta con ragù di cinghiale su fonduta di Castelmagno" a cui è stata abbinata un Barbera D'asti Cipressi, che è stato il vino che ha riscontrato il maggior riscontro positivo. Possente, elegante, sontuoso, ma con estrema bevibilità e un profumo intrigante di rosa selvatica. La sua freschezza smussava la potenza e persistenza del piatto rendendo l'accoppiata estremamente piacevole.

 

Il secondo è stato "Il bollito incontra il brasato" accanto al quale è stato servito il potente e tannico Barolo Tortoniano. Serena ha spiegato che, a differenza dell'elveziano della zona di Serralunga, i baroli di terreno tortoniano della zona di Morra sono

michele chiarlo amaduzzi

 vini di maggior impatto olfattivo, ma generalmente meno strutturati e di minor invecchiamento con una maggiore bevibilità anche da giovani.

 

Non si poteva concludere una valida cena piemontese senza il re dei vini dolci, ovvero il Moscato d'Asti 

michele chiarlo amaduzzi 2

Nivole, per cui Micheleha studiato una "crema cotta alla vaniglia con infusione di fragole e tegoline alle mandorle". Una dolcezza infinita, non stucchevole, non stancante, sia nel dessert che nel bicchiere degna di un gran finale.

 

Serena ha raccontato i vini dando indicazioni anche sui vitigni e sui metodi di vinificazione ed affinamento, mentre Michele Cocchi raccontava i piatti alla fine di ogni portata raccogliendo gli sguardi soddisfatti dei commensali.

 

{product:239,164,163,289}